CAMPEGGIO SERRE MARIE, FENESTRELLE, A POCHI CHILOMETRI DA TORINO, IN UNA SUGGESTIVA POSIZIONE PANORAMICA, TROVIAMO UN’OASI DI VERDE INCONTAMINATO: UN BOSCO DI BETULLE, DI PINI E DI ABETI DA VIVERE IN 170 PIAZZOLE DISTRUBUITE SU 30.000 METRI QUADRATI OTTIMAMENTE ORGANIZZATI.

A settanta chilometri da Torino, nella media valle del Chisone era già conosciuta dai romani con il nome Finis Terrae. Oggi è una località di soggiorno in cui è ancora possibile trovare aria pura e verde incontaminato. Appena fuori Fenestrelle, sulla riva sinistra del torrente Chisone, si trova il Campeggio Serre Marie. Circondato da pini, abeti, faggi, frassini e betulle è a 1150 metri di altezza, in una suggestiva posizione panoramica. Il Campeggio prende il nome dal forte Serre Marie. Il forte Serre Marie era una batteria di protezione della fortezza di Fenestrelle. Questa fortificazione, al confine con il Comune di Usseaux, può essere considerata un’opera staccata della piazzaforte di Fenestrelle . Situata sulla strada tra Pra Catinat e il Colle delle Finestre, fu costruita nel 1892 per difendere l’alta valle e la strada del Forte delle Valli. La fortezza a pianta rettangolare poteva contenere 200 uomini.
A mille metri circa dal Campeggio si trova la Fortezza di Fenestrelle.
Nel 1694 Luigi XIV (il «re Sole»), su consiglio del generale Nicola Catinat, fece erigere a Fenestrelle, in alta val Chisone – che da diversi secoli apparteneva alla Francia – un forte, il forte Mutin. Posto sulla sponda destra del torrente Chisone, fu conquistato dalle armate sabaude di Vittorio Amedeo II nell’agosto 1708, dopo un assedio durato 15 giorni. Con il trattato di Utrecht del 1713 l’alta valle del Chisone e il forte Mutin passarono ufficialmente ai piemontesi. Il re di Sardegna, negli anni ’20, ritenne inadeguato il sistema difensivo rappresentato da tale fortezza e da alcune sue postazioni ridotte. Affidò quindi ad Ignazio Bertola, conte d’Exilles, primo ingegnere di S.M., l’incarico di progettare nuove fortificazioni a Fenestrelle. Il complesso fortificato, concepito come una struttura a serra valle sul versante sinistro orografico, comprende tre forti (San Carlo, Tre Denti, Valli), tre Ridotte (Carlo Alberto, Santa Barbara, Porte) e due Batterie (Scoglio, Ospedale), collegate fra di loro da una Scala Coperta di 4000 gradini, unica nel suo genere. Le prime «Istruzioni per li lavori da farsi in costruzione delle fortificazioni di Fenestrelle» sono datate l’8 ottobre 1727.
Nelle vicinanze sorgeva il vecchio sanatorio Agnelli, ora utilizzato a fini scolastici, una conferma dell’aria salubre e benefica della zona.
Il campo a tre stelle, assicura una quiete unica. Le 170 piazzole per roulottes e camper e le 25 per mobilhome, sono dotate di allacciamento acqua e scarico fognario, distribuite in trentamila metri quadrati di prato all’inglese, sono ben delimitate, collegate da strade in ghiaia, sul terreno a terrazze.
I due blocchi riscaldati per i servizi hanno per buona parte i wc alla turca e lo scarico per il wc chimico. L’acqua calda è disponibile per lavabo, doccia, lavapanni, lavapiatti. E’ disponibile in lavanderia una lavatrice a gettoni.
Nel campeggio sono ammessi i cani e gatti, previa sottoscrizione del regolamento e consegna dei documenti sanitari.
Il Campeggio mette a disposizione dei suoi clienti il campo da bocce, il campo da pallavolo e calcetto, il campo da tennis gratuito, da prenotare, la sala ritrovo con bar fornito di distributori automatici di bevande fredde e calde, gelati e snack, una officina per biciclette con attrezzi per la manutenzione e garage.
Si organizza alcune attività in modo soft nelle settimane centrali di agosto.
Per chi pratica lo sci alpino a dieci km di distanza, in val Troncea con la cabinovia Pattemoche ci collega a Sestriere dove il comprensorio della Via Lattea può soddisfare gli sciatori più esigenti.
Vicino a Pragelato nella frazione di Soucheres Hautes, vale la pena di soffermarsi per osservare la vecchia casa Guyot con antiche pitture a graffito del 1300 e il giglio e i delfini che risalgono alla dominazione francese di quegli anni, fregi che si ritroveranno nelle caratteristiche fontane di parecchie borgate.
Interessanti anche le numerose case valligiane dove sono visibili le belle meridiane con le curiose scritte che le adornano. Fra i prodotti dell’artigianato locale è possibile acquistare manufatti in legno, le larghe cuffie dette torques, e i grandi scialli.
Fra le curiosità culinarie segnaliamo i liquori alle erbe, i goffri, grandi frittelle di farina e lievito cotte in una particolare pentola, i piloo, gnocchi fatti di grissini uova e farina fritti nel burro e strutto e le quagliette rustici gnocchi a base di pane raffermo e patate.